Papa Benedetto XVI
Foto presa dalla rete |
E' uno scandalo, è un qualcosa di inammissibile. Quanto accaduto in relazione alla visita di Papa Benedetto XVI alla Sapienza, è la conferma che l'Italia non è uno stato democratico, ma, scandalosamente, neanche laico.
Che gli italiani non avessero molto in simpatia la democrazia, era cosa già saputa. Non per nulla, abbiamo un nano che ne è portatore sano e la professa tranquillamente a nome nostro (o gli diamo noi questa responsabilità). Ma adesso possiamo stare sereni, perchè in Italia non esiste realmente più nessuno che sappia professare veramente il laicismo. Probabilmente chi si professa tale, sa unicamente riempirsi la bocca di tale termine, senza saperne il significato.
Laicismo (da wikipedia): "dottrina socio-politica che teorizza e propugna la totale separazione tra stato e chiesa, ovvero l'assenza di interferenze religiose dirette nell'ambito legislativo, esecutivo e giudiziario di uno stato", da non confondere con (sempre da wikipedia): "l'atteggiamento radicale, tale per cui lo Stato scivolerebbe da una perfetta equidistanza nei confronti di ogni posizione etica e/o credo religioso verso una visione - più o meno dichiarata - di negazione delle convinzioni religiose e delle correlate impostazioni etiche".
Visione del laicismo questa seconda, che riscuote molto successo in determinate frange politico-sociali, che non ammettono la possibilità di pensieri divergenti dal loro e non contengono affatto nel proprio DNA il concetto di democrazia.
Perfino uno dei padri del laicismo Italiano, il Conte Camillo Benso di Cavour, del quale erano risaputi i non ottimi rapporti con la Chiesa, ebbe a dire "Libera Chiesa in libero Stato", affermando e garantendo all'interno della neonata nazione, la libertà di parola per l'inquilino del Colle Vaticano.
Quanto accaduto alla Sapienza è scandaloso. E a chi sta all'interno di quell'Ateneo, fucina di studiosi e pensatori, probabilmente mancano quelle basi culturali e di conoscenze per riuscire a comprendere la grandiosità del pensiero laico, che ascolta e sa ascoltare le voci del mondo.
Perchè laici non sono. Sono persone che non hanno la capacità di un confronto e di un dialogo, perchè portatrici di ideali e pensieri che non rispettano la libertà di pensiero e di parola. Democrazia significa garantire a chiunque, senza distinzione, la possibilità di esporre le proprie idee e posizioni. Chi lo impedisce, ha paura che la gente possa riflettere, essere libera, avere una propria posizione.
Perchè la libertà è l'unica vera rivoluzione. C'è chi si è fatto mettere in croce per garantirci la nostra libertà.
Papa Benedetto XVI non si recherà alla Sapienza per colpa di un'esigua minoranza di contestatori, la conferma di una deriva culturale e democratica che non si ha interesse e volontà di arginare. Per non parlare dell'increscioso incidente diplomatico internazionale che si è generato, impedendo al capo di uno stato estero, di visitare il nostro paese.
Oggi hanno impedito al Papa di parlare, domani, anche a te, lettore, verrà impedito di uscire di casa. Perchè qualcun'altro ha deciso così.
Questa è la democrazia che i "nuovi" laici propongono, che vengano messe a tacere tutte le voci che contrastano con le loro idee...
SAPIENZA: COLLETTIVI STRAPPANO STRISCIONE MILITIA CHRISTI
(DIRE) Roma, 17 gen. - Giunto all'angolo con viale Regina Margherita, dal corteo dei Collettivi che sta manifestando intorno al perimetro della Sapienza un gruppo di persone si è staccato ed è andato a strappare lo striscione affisso questa notte da Militia Christi. Al suo posto è stato esposto per alcuni minuti un altro striscione che recitava: "Più Maria, meno Gesù", con il disegno di una foglia di marijuana.
... e questa invece la risposta del mondo laico e democratico che conosce il valore del pluralismo e del dialogo...
PAPA: LUNGHI APPLAUSI PER LETTURA TESTO PONTEFICE IN AULA MAGNA 'SAPIENZA'
(ADNKRONOS) Roma, 17 gennaio - Il testo dell'intervento che Papa Benedetto XVI avrebbe dovuto tenere per l'inaugurazione dell'anno accademico all'Università di Roma La Sapienza è stato letto nell'Aula Magna dell'ateneo dal professore Piero Marietti. La lettura del testo integrale inviato dal pontefice è stata accolta sia all'inizio che al termine da un lunghissimo applauso della platea.
Il Papa non c'era ma la sua parola si, ed ha infranto ogni muro di ideologie e di ostilità con un fragore che sentiremo ancora per molto tempo.
Per chi vuole perdere tempo o approfondire, qui può trovare il testo integrale del discorso (è lungo, leggetevelo con molta calma)
Si riparte, speriamo che stavolta la marcia ingrani bene e riuscendo magari a trovare il giusto ritmo di marcia.
Troppi pensieri, troppe cose da fare, indubbiamente un vita troppo troppo... Era indispensabile rallentare, fermarsi, ragionare e capire. Comprendere cosa accade nel mondo che ci circonda, analizzare situazioni, difficoltà e imprevisti.
Insomma, sfruttare le nostre capacità cognitive per aumentare le nostre conoscenze.
Una sosta forzata, forse l'ennesima, necessaria per ripartire con forza e volontà, con tanti buoni propositi, augurandoci che questa sia la volta giusta per metterli in atto.
Signori a bordo, allacciarsi le cinture (o le bretelle, basta che non calano i pantaloni) e si riparte. Chi vuole stare nella carovana, non abbandoni mai la strada, mentre chi sceglie di provare altre esperienze.... beh, di gran cuore mi auguro che possa trovare gioie e soddisfazioni.
Si parte!!!
Oggi mi sento un po' come lo psicotico anchorman Howard Beale protagonista del film Quinto Potere (Network) di Sidney Lumet.
Vorrei affacciarmi alla finestra e gridare “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più”.
E ci giochiamo la carta del presidente del Senato, Franco Marini con un incarico squisitamente elettorale. Il dubbio è sempre quello, ma riusciranno a ricambiare le carte per una nuova legge per le urne? Ma sopratutto, quello che decideranno, sarà veramente una legge capace di riscuotere il beneplacito dei cittadini, oppure sarà soltanto il risultato di opportuni calcoli per un'equa spartizione delle poltrone.
Io rimango sempre dell'idea che il proporzionale all'Italiana è il sistema migliore, nonostante tutti lo accusino di rischi di voti di scambio, consussioni e via discorrendo. Però non mi pare che col maggioritario e sistemi similari, il voto clientelare sia stato annullato, anzi.
Per non parlare poi di chi chiede il presidenzialismo e cose similari. Ma per carità!!!
Vabbè, vedremo che saprà fare Marini.
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