06giu
Leggendo il titolo potreste pensare che voglio parlare del colore pastello con il quale ci si divertiva da piccoli a colorare di marrone il mondo. E invece no, voglio molto più semplicemente lasciare traccia del ponte del 2 giugno passato a trovare sposini e nipotini in quel di Siena.
Come al solito, non posso fare il viaggio diretto, mi tocca invece sempre fare una qualche variazione di percorso. Vabbè, comunque lo si fa con piacere e soprattutto con spirito di dovere. Mi pare il minimo.
Si parte da Roma con comodo, dopo essermi guardato la parata in tv e mangiato un pranzo per restar leggeri e sazi. Direzione Arezzo, che con Siena non c'entra nulla. Viaggio abbastanza tranquillo, oramai la A1 la conosco quasi come la strada di casa mia. Il tempo minaccia pioggia, ogni tanto qualche goccia cade a bagnare l'asfalto, ma non mi preoccupo, anzi, l'aria rinfrescata mi fa piacere, almeno si respira e, argomento non trascurabile, non devo accendere l'aria condizionata, risparmiando così benzina.
Finalmente arrivo ad Arezzo, questa volta stranamente non in orario, ma perfino in anticipo. Un saluto all'Elfo di LFI ed ecco giungere sul binario adiacente il treno previsto. Saluti, baci, una valigia da 18mila tonnellate di quintali, e via di nuovo in macchina. Stavolta veramente verso le campagne senesi. Piacevole sorpresa il peregrinare lungo le due province toscane, con un susseguirsi di colli e balze, boschi e campi, che ritemprano bucolicamente l'animo. La strada non è tanta, quindi di arriva abbastanza in fretta, si posteggia, ed ecco aprirsi la porticina di casa e uscire fuori il funambolo seguito dal lupo feroce. Controllati a vista dal loro babbo. Non si possono raccontare le feste ricevute appena si sono accorti di noi, qualcosa di fuori dal normale. Non scarichiamo neanche i bagagli e saliamo a casa a salutare mamma Lupa e gli altri nipotini felini. Abbracci e baci, coccole e tenerezze, ed ecco che la prima a presentarsi è sempre lei, Morgana, in astinenza da coccole. Mamma Picci e la figliola Tontina invece si concentrano nel loro riposino pomeridiano.
Arezzo - L'Elfo di Lfi
Foto GG
La serata si prospetta molto interessante, tutto il borgo si dedica ad una brace con bistecche e salsiccie... WOW!!!
Morgana in posa Pokemon
Foto GG
Picci e Tontina riposano
Foto AG
I maschietti al fuoco e alla cottura, le donnine a preparare la tavola. Una briciola invece è finita a fare la babysitter, ammaliata in particolar modo dall'Aurora. Devo essere sincero, un po' stanco per il viaggio, ed un po' perchè mi sentivo estraneo al rituale locale attorno alla brace e successiva cottura, son stato poco partecipativo, più che altro davo un supporto morale. Finalmente si mangia. Carne ottima, cena abbondante, vino, ovviamente Chianti, a fiumi, il weekend inizia sotto il miglior auspicio. Tornati a casa la stanchezza e il vino si fanno sentire pesantemente, quattro chiacchiere veloci, una coccola ai nipotini, si rifà il letto al volo e via a ninna.
Il sonno scorre via veloce e la mattina arriva quando è ormai mattina. Programma della giornata, più che altro del pomeriggio, passeggiata a Siena tempo permettendo, i nuvoloni son sempre in agguato e non si sa quando e come possano sfogare i loro desideri pluviali. Si mangia, ci si riposicchia un po' e poi via, si parte per la città.
Siena, la città del Palio, ha sempre un suo fascino particolare. Il colore delle contrade, la tradizione custodita gelosamente da chi è nato e cresciuto in quei vicoli medievali, i rituali che al forestiero possono apparire folklore, ma che per un contradaiolo sono un componente fondamentale della propria vita. Contradaioli ci si nasce, non ci si diventa, è un qualcosa che li accompagna fin dalla nascita e alla quale non potrà mai rinunciare. E che non potrà mai essere compresa se non unicamente da chi in quei vicoli ci è nato veramente. Per i senesi il Palio è più di una istituzione. E' l'essere senese.
Siena - Piazza Salimbeni
Foto AG
Gli altri son tutti estranei.
E poi, i dolci senesi, i ricciardelli, il panforte, i cavallucci, dei quali mi son fatto quasi una indigestione, tant'è che ho preferito non riportarmene manco uno a casa, meglio evitare infarti di panza.
Siena - Piazza Matteotti
Foto AG
Monumento al cavallo
Foto AG
E qualche piccolo dissapore appianato con un cavalluccio... tanto per cambiare.
La sera, dopo una pizza sofficiosa e un po' di pettegolezzi, il letto ricomincia nuovamente a reclamare. E quando il letto chiama, l'omo stanco risponde.
L'ultima giornata si presenta davanti a noi all'insegna del viaggio, nessun tour in programma, ma unicamente il ritorno presso le proprie dimore di appartenenza. Ne approfittiamo per un relax prolungato, prima di passare ad un bel pranzo sotto il sole con un maialino in crosta che non ci sono parole per descriverlo. Si chiacchiera ancora con gli sposini, li ringraziamo per la loro squisita e infinita pazienza e cortesia nell'ospitarci, promettendo, se possibile di invadergli nuovamente casa per il Palio del 2 luglio. Ancora un po' di coccole con i nipoti ed ecco che giunge quindi l'ora della ripartenza, questa volta con un giro più largo.
Si fa prima tappa a Firenze, per un treno che porta via con se speranze, desideri e sentimenti e a seguire una lunga tirata fino a Roma, mentre il tramonto di un sole rosso chiude una giornata ed un weekend ricco di ricordi e sensazioni.
Firenze - Porta Romana
Foto AG
Firenze - L'Arno
Foto AG
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